Analisi giornaliera del mercato Forex, Petrolio grafico giornaliero
Petrolio: il prezzo di questa materia prima, dopo aver
toccato a fine novembre il minimo relativo in zona $92, ha ripreso un movimento
bullish che ha spinto la quotazione nell'importante area di resistenza $98,50/99.
Questo movimento ascendente potrebbe anche essere inquadrato, osservando il
grafico settimanale, come una fase di correzione del precedente trend
ribassista di medio periodo, sotto forma di una flag di continuazione
ribassista, per giunta in prossimità del 38% del ritracciamento di Fibonacci.
Quest'area di resistenza è sia statica (testata più volte in passato) ma anche
dinamica (la media mobile 21 sta giungendo dall'alto, nel time frame weekly,
come livello di resistenza!) e per questo risulta molto interessante al fine di
considerare dei chiari segnali di price action short col fine di aprire una
posizione in vendita di Petrolio, con target primo sul supporto intermedio $96
e poi in zona $92.
Se, al contrario, dovessimo assistere ad una rottura
rialzista del livello chiave $99 la strategia sarebbe quella di attendere un
pullback con segnale di trading long per cercare un movimento di ritorno sulla
seguente resistenza in zona $102.
Finestra macroeconomica
La notizia principale del calendario economico di oggi
arriverà quasi a fine seduta con il meeting di politica monetaria della banca
centrale neozelandese; secondo gli analisti non dovrebbe esserci alcun cambio
nei tassi da parte del governatore Graham Wheeler. Nella mattinata abbiamo
ricevuto anche il dato sull'inflazione tedesca, stabile allo 0,2% come da
attese.
Il mercato azionario ha avuto, dopo un inizio contrastato,
un movimento ribassista che riporta le quotazioni sotto i valori di ieri.
Il Forex ci mostra un recupero del dollaro, forza per l’euro
e debolezza per petrolio e metalli preziosi.
Domani riceveremo dall'Australia i dati sul mercato del
lavoro; dall'Europa il dato sulla produzione industriale ed il report mensile della
Bce; dalla Svizzera il meeting di politica monetaria con la decisione tassi
(nessuna variazione prevista); dagli Stati Uniti le vendite al dettaglio e le
richieste di sussidi alla disoccupazione.
Maurizio Orsini
www.mauriforex.com
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